AIKIDO

L’Aikidô (合氣道 la Via che conduce all’unione all’armonia dello spirito) è un’arte marziale giapponese nata nei primi anni ‘40 dalla visione e dall’esperienza del suo fondatore Ueshiba Morihei, praticante esperto di diverse scuole antiche di bujutsu, in particolare il Dayto-ryu Aikijujutsu appreso dal maestro Takeda Sokaku. Negli anni le arti marziali hanno subito un graduale processo di cambiamento e l’Aikidô, piuttosto che evolvere verso una pratica di tipo sportivo-competitiva, ha mantenuto una forte connotazione marziale, tipica delle antiche scuole di spada cui appartenevano i samurai, unita ad una importante base spirituale, che risiede nella filosofia Zen, per quanto, nell’Aikido, è estremamente forte anche la componente simbolica dello Shintoismo. L’Aikidô non è un’arte marziale semplice. Il fondatore usava dire: “ci alleniamo perché è difficile, non perché è facile”. Sembra ovvio ma in una società che semplifica e banalizza gli sforzi preferendo una resa mediocre, dove bisogna interrogarsi poco e approfondire ancora meno, anche lo studio assume connotati spesso squalificanti. L’Aikidô è invece un’arte marziale difficile che richiede un rigoroso e costante impegno fisico, una mente attenta ed una disponibilità alla ripetizione del gesto. L’Aikidô educa alla plasticità e all’uso intelligente del corpo, mantenendo l’equilibrio e la fermezza interiore di fronte ad ogni tipo aggressione o discriminazione, sia essa fisica o digitale, nella sapiente gestione degli spazi e delle distanze anche con l’utilizzo della spada e del bastone, le armi di legno che sono parte imprescindibile dello studio della disciplina.

La bellezza dell’Aikido consiste nella sua versatilità: si pratica con uno o più compagni e non è competitiva. Ciò consente di apprenderne gli aspetti marziali superando la dualità tipica della gara e andando a focalizzarsi sulla maturazione e sulla consapevolezza interiore. Inoltre, rappresenta un vero e proprio linguaggio applicabile ad ogni aspetto della vita quotidiana: le distanze dell’Aikido ci insegnano a gestire gli spazi e le distanze sociali; eseguire e ricevere tecniche ci educa alla relazione con gli altri; la meditazione e la ripetizione dei gesti ci insegna a capire noi stessi; l’uso delle armi ci insegna a controllare gli strumenti che abbiamo a disposizione.

Il nostro Aikido si basa sugli insegnamenti dell’allievo diretto del fondatore, Tada Hiroshi, 9 dan Aikikai d’Italia e di Tokyo, discendente di una delle ultime famiglie di samurai presente in Giappone. Nel suo insegnamento dell’Aikido, ha una notevole importanza un metodo, da lui sviluppato e vicino ai principi della Mindfulness, il Ki no Renma (l’arte di forgiare lo spirito), attraverso il quale vengono applicati esercizi di meditazione e percezione alla pratica quotidiana, affinando ulteriormente la consapevolezza di noi stessi e dello spazio che ci circonda.

Poiché crediamo profondamente nella multiculturalità delle nuove generazioni e nel potenziale di questa disciplina, in grado di coinvolgere chiunque, e abbiamo avuto la fortuna di viaggiare e conoscere varie realtà didattiche, i nostri insegnamenti sono normalmente impartiti in italiano ma le nostre classi possono essere condotte, indifferentemente, anche in spagnolo, inglese e giapponese.

La pratica dell’Aikido consente di lavorare e sviluppare forza, elasticità e resistenza di tutti i distretti corporei, con un’attenzione particolare alla flessibilità della colonna vertebrale e ovviamente delle spalle e delle braccia, grazie allo studio delle armi, oltre a un grande potenziamento del core, degli addominali e dei dorsali e del pavimento pelvico.

Pratichiamo a piedi nudi e con il keikogi, la tipica divisa da allenamento marziale giapponese e, a partire della cintura nera, con l’hakama, la classica gonna pantalone della tradizione. Per le prime lezioni è possibile praticare con una tuta leggera.

L’Aikidô, per come lo vediamo ed insegniamo nel nostro dojo, non è una disciplina adatta

a chi ha fretta di imparare,

a chi cerca un’oretta di “distrazione e relax”,

a chi non ha voglia di impegnarsi seriamente ed intensamente,

a chi si accontenta di memorizzare qualche tecnica di autodifesa,

a chi non è interessato alla cultura tradizionale giapponese e a tutti i suoi aspetti spesso contraddittori ma straordinariamente educativi, raffinati e poetici.

Se non ti riconosci in nessuna di queste tipologie di aspirante allievo/a, hai trovato il posto giusto.

Francesca Scorretti

Sono nata a Roma nel 1979. Ho avuto la fortuna di riconoscere il momento in cui mi sono imbattuta, nel  corso della mia vita, in persone straordinarie, che mi hanno permesso di accedere ai misteri di arti altrettanto straordinarie. Fra tutte l’Aikido, che ho studiato con il Maestro Dionino Giangrande (6° dan Shihan) presso l’Aikizen no kai di Roma. Cerco la bellezza come punto di equilibrio di un’esistenza guidata dal desiderio e dall’entusiasmo che lo studio di queste arti mi trasmette.

2° dan di Aikidô rilasciato dall’Aikikai d’Italia e di Tokyo.

2° dan di Iaidô (居合道 letteralmente, Via dell’unione dell’essere, studia l’arte dell’estrazione della katana), rilasciato dalla Confederazione Italiana Kendo. Studio con il M Mario Menegatti, 7° dan Confederazione Italiana Kendo.

Qualifica CSEN di allenatore di Aikidô ottenuta nel 2020. Coach diplomato presso la Scuola ICTF di Coaching Evolutivo nel 2020.

Qualifica di Consulente Mediatore in bullismo e cyberbullismo riconosciuta dal MIUR. Utilizzo le arti marziali per insegnare, in particolare ai ragazzi, a difendersi dalle aggressioni fisiche e digitali seguendo il metodo Zanshintech, disciplina marziale totalmente digitale ideata e sviluppata dal M Claudio Canavese e dal M Maurizio Germano, 7° Dan Nihon-den koryu bujutsu - Ju Jutsu e Iai Jutsu.

Studio Shodô (書道 la Via della calligrafia) dal 2019 con il M Nagayama Norio, a Roma, e Teatro No (能 letteralmente “abilità” è la più importante forma di teatro tradizionale giapponese nata nel XV secolo) dal 2009 sotto la guida della M Monique Arnaud, a Milano, e di Udaka Michishige Sensei, presso il Kongo No Gakudo di Kyoto.

Mi reco più volte l’anno in Giappone per perfezionare i miei studi ed approfondire la pratica della lingua.

Sono un avvocato penalista iscritto all’Albo di Milano e lavoro per una multinazionale italiana. Ho una specializzazione in storia delle fonti del diritto che concilia la mia grande passione per la storia antica e la linguistica. Durante il liceo e l’università ho studiato pianoforte principale e musica da camera presso il Conservatorio di Santa Cecilia di Roma. Ho praticato diverse discipline a livello agonistico, in particolare nuoto, atletica leggera e pallavolo, oltre al pugilato.

Simone Salvatore

Nato a Roma nel 1978.

3° dan di Aikidô, rilasciato dall’Aikikai d’Italia e Giappone.

2° dan di Iaidô, rilasciato dalla Confederazione Italiana Kendo.

Qualifica CSEN di allenatore Aikidô ottenuta nel 2020.

Mi avvicino allo studio delle arti marziali nel 1997, praticando Hung Gar, Qi Xing Tang

Lang e Wing Chun presso la scuola Wu Tao Kwoon Kung-Fu di Roma.

Nel 2008 comincio a praticare aikidô presso il dojo Aikizen no kai di Dionino Giangrande

(6° dan Shihan).

Completo l’allenamento motorio affiancando all’Aikidô attività più di tipo sportivo come il

tennis, la bici, la corsa e il potenziamento a corpo libero, sempre utili per mantenere una

buona condizione aerobica e muscolare.

700/800 Calorie Bruciate

75' Durata

Alta Intesità

 
 
 

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